In mostra a Milano le foto misteriose e drammatiche dell’artista e fotografa francese Sarah Moon

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Milano celebra il lavoro di Sarah Moon, artista e fotografa, con due mostre che si terranno in parallelo presso la Fondazione Sozzani e Armani/Silos sino al 6 gennaio 2019.

Sarah Moon, classe ’41, nasce in Francia negli anni Sessanta e si afferma molto giovane come modella professionista, per poi cominciare a dedicarsi nel 1967 alla fotografia di moda per la maison Cacharel, per il quale inizia a girare degli spot pubblicitari. Nel 1979 vince, proprio grazie ad uno spot per Cacharel, il LION d’OR, Films Publicitaires a Cannes. Collabora con numerose riviste di moda, tra cui: Marie-Claire, Vogue, Nova, Harper’s Bazaar, Elle e Stern. Negli anni Settanta e Ottanta realizza campagne pubblicitarie internazionali per Biba, L’Oreal, Patou e firma oltre 150 fra clip e cortometraggi. Nel 1972 realizza il calendario Pirelli e nel 1990 gira il film Mississipi One e alcune pellicole dedicate alla vita di grandi fotografi quali Henri Cartier-Bresson e Lillian Bassman. Nel 1984 rivisita “Cappuccetto rosso” di Charles Perrault in un’edizione per bambini che vince il premio della Fiera del libro per ragazzi di Bologna. Dal 2003 pubblica Circuss, da “La piccola fiammiferaia”, e L’effraie, da “Il soldatino di piombo” di Hans Christian Andersen; Le fil rouge, da “Barbablu” di Charles Perrault sono stati pubblicati sotto forma di libri – DVD, in edizione limitata, da Kahitsukan, Museum of Contemporary Art di Kyoto. Nel 2006 esce La sirène d’Auderville, tratto da “La Sirenetta” di Andersen.

La Fondazione Sozzani celebra questa brillante artista con la mostra Sarah Moon. Time at Work, che mette in evidenza il percorso artistico dell’artista dal 1995 al 2018. La mostra conta circa novanta opere, accompagnate da uno storico film documentario There is something about Lillian, girato da Sarah nel 2001 su Lillian Bassman, fotografa e pittrice americana, e dal cortometraggio Contacts del 1995.

«Time at Work – spiega Sarah Moon – è la storia del tempo che passa e cancella. Qui e ora, la storia che racconto non è completamente mia, è la storia di queste fotografie prima che scompaiano. È il tempo al lavoro. Per caso ho ritrovato queste immagini in positivo da polaroid che non ho terminato; alcune erano inaspettate, altre solo rovinate, molte sbiadite poco a poco. Le ho raccolte e unite con alcuni lavori recenti.»

In parallelo, fra gli spazi dell’ Armani/Silos è in esposizione From one season to another, una raccolta di oltre 170 opere, a colori e in bianco e nero, che offre uno sguardo trasversale sul lavoro di Sarah Moon, accostando opere inedite e meno conosciute alle sue evocative immagini di moda.

Grazie a queste mostre potremo ammirare come l’artista, attraverso la fotografia, evoca momenti, sensazioni e coincidenze provenienti da una realtà immaginaria, filtrata dal ricordo e dall’inconscio.

Le sue fotografie sono misteriose e cariche di tensione drammatica, ma al contempo rappresentano un intero mondo visto attraverso uno spiraglio luminoso.

Nicola Ievola
Docente di Accademia del Lusso