La Ville Lumière è per antonomasia la culla della moda e della couture. Anche solo per osmosi quando passeggi per i vicoli di Parigi ti senti automaticamente un radical chic intellettuale. Ogni zona ha delle caratteristiche ben distinte, ogni quartiere ha i suoi posticini particolari, che a noi piace tanto scovare. Come di consueto ripercorriamo insieme un tour platonico dei concept store, delle boutique e dei luoghi da visitare.
Snobbiamo i quartieri mainstream in cui facciamo una toccata e fuga e perdiamoci negli antri più nascosti e ispirazionali. Gli Champs Elysées sono troppo commerciali per i nostri standard, qui facciamo una veloce passeggiata ma non perdiamoci Balenciaga, mi raccomando, al 57 di Avenue Montaigne. In un periodo come questo, in cui il brand la fa da padrone, vietato non andare a visitare questa boutique! Poi proseguiamo poco più in là, arrivando al Museo d’Orsay.
Da qui raggiungiamo Le Bon Marché, un department store multibrand, per capirci un fratello più figo della Rinascente milanese. E’ situato al 24 di Rue de Sèvres e oggi viene considerato uno dei più estesi grandi magazzini di Parigi. Si espande infatti su una superficie di 1100 mq, i quali comprendono anche la ‘Grande Epicerie’, un piano interamente dedicato ad un’offerta molto selezionata di food da acquistare o consumare all’interno del centro commerciale. All’interno dell’edificio ci sono tutte le grandi firme della moda, per uomo, donna e bambino, pezzi di design ricercato e prodotti di make up e beauty. Al centro del palazzo sono presenti inoltre ben oltre 80 pezzi di collezioni di opere d’arte contemporanea realizzati sia da artisti affermati che da giovani talenti.
Accanto a Le Bon Marché, su Rue du Bac troviamo Chanel, Hermes e tutti i maggiori brand di lusso. Poi ci spostiamo al Conran Shop, al numero 117. Il Conran Shop fu fondato da Terence Conran nel 1974 a Londra. Diventa subito un importante rivenditore di design e oggi offre un’avvincente panoramica di mobili, illuminazione e accessori per la casa di alcuni dei più iconici e promettenti designer di tutto il mondo. La semplice funzionalità, il design contemporaneo e l’innovazione sono alla base della filosofia del negozio. Poco distante da qui arriviamo al quartiere di Saint Germain des Prés. In questo quartiere sono presenti moltissime gallerie d’arte e boutique di stilisti francesi di affermato successo. Dall’altra parte della Senna invece, poco distante dal Louvre, c’è Les Halles, una volta un fiorente mercato coperto, voluto da Napoleone. L’area dello shopping più interessante di questa zona è quella circostante Place Vendome, una piazza cinematografica con sontuosi negozi di Cartier e altri gioiellieri similari. Una delle caratteristiche di questa zona sono le gallerie coperte da magnifiche vetrate che uniscono un quartiere ad un altro: i Passages.
In questa zona prendete una cioccolata da Angelina e poi andate a sbirciare da Astier de Villatte al 173 di Rue Saint Honoré. Astier de Villatte produce ceramica artigianale a Parigi dal 1996, seguendo la tradizione dei grandi studi di ceramica parigina del XVIII secolo. Numerose le collaborazioni con talenti contemporanei, questo rende Astier de Villatte uno dei marchi moderni più interessanti attraverso la loro straordinaria abilità nel reinterpretare tecniche ed estetiche del passato. Proprio accanto troverete invece i resti della boutique Colette. Come possiamo non nominarla, anche se ormai è chiuso ahimè. Riposi in pace. Insomma, Colette era un multibrand pazzesco, ed è stato apripista per tutti gli altri retail simili, ospitando collezioni top e una libreria interna incredibile.
Camminando camminando arriviamo in uno dei quartieri più trendy e bohème di Parigi, Le Marais, un incontro di cultura moda e tradizione. La lista dei posticini speciali in cui entrare è ricca. Primo fra tutti ci fiondiamo da Leclaireur Sévigné al 40 di Rue de Sévigné. Lo spazio è un’opera d’arte a sé stante, un layout creato in collaborazione all’artista belga Arne Quinze. Una luminosa anticamera invita i visitatori a lasciare i suoni e le distrazioni della strada alle loro spalle. Nascoste dietro ai muri scenografici, compaiono le collezioni maschili e femminili, Yohji Yamamoto, Y / Project, Haider Ackermann e Comme des Garçons. Spettacolare ed interattivo, Leclaireur Sévigné riunisce arte, tecnologia e design.
Poco distante entriamo da Acne Studios al 3 di Rue Froissart e poi da Merci al 111 di Boulevard Beaumarchais. Ci prendiamo un tè nel cafè di Merci e poi facciamo un giro. In cortile vi accoglierà una piccola 500 d’epoca, che ormai è l’icona della boutique. Nato nel 2009 come iniziativa benefica, nel suo mix aristocratico, artistico e creativo Merci incarna lo spirito del Marais. Marie-France Cohen e suo marito nel 2009 riuscirono a creare uno spazio multiforme che univa design, moda e cibo; un luogo che a Parigi prima mancava.
Qui intorno troviamo anche Maison Kitsuné al 18 di Boulevard des Filles du Calvaire, un connubio di moda e musica. Leggero, ludico e perfettamente ‘parigino’, per il New York Times è ‘più che una società di abbigliamento, un’impresa a tempo pieno di miglioramento di stili di vita’.
Andate almeno in uno dei cinque negozi a Parigi. Al 5 di Rue de Picardie facciamo un giro da EMPREINTES, un concept store dedicato all’artigianato locale e non.
Ci avviciniamo da qui ad un’altra boutique ‘incontournable’ ovvero Broken Arm, situata in un angolo tranquillo. Questo concept store/café fu fondato da Guillaume Steinmetz, Anaïs Lafarge e Romain Joste dopo quattro anni di gestione del loro blog di moda e lifestyle ‘De Jeunes Gens Modernes’. La boutique ospita i marchi che i fondatori hanno ammirato e pubblicato da sempre sulla loro rivista online. Minimal e ricercato diventerà il vostro posto preferito.
Di fronte troverete OFR, al 20 di Rue Dupetit-Thouars, più che una semplice libreria, un eclettico contenitore di testi di storia, moda, ed esposizioni d’arte.
Camminiamo ancora e più a Nord entriamo da Centre Commercial al 2 di Rue de Marseille. Fondato dal team del brand Veja, Centre Commercial è uno spazio affascinante dedicato a marchi e progetti artistici cool e sostenibili. Il concept store riunisce l’ impegno per la moda, per l’ambiente e per il sociale. Dalla moda ecologica, ai mobili vintage e alle biciclette di seconda mano, si tratta di un concept store con una coscienza.
Ultima tappa della nostra instancabile peregrinazione è Pigalle Duperré, il progetto realizzato in collaborazione tra la piattaforma multidisciplinare francese ‘Ill Studio’ e il fashion designer Stéphane Ashpool. Un campo da gioco ricavato tra due edifici attirerà la vostra attenzione prima di entrare in boutique. Qui al posto di un fatiscente campo originario ora troviamo un focale punto di aggregazione sociale.
Ultimi ma non ultimi, tre indirizzi per ossigenare un po’ la nostra conoscenza: Musée des Arts Décoratifs 107 Rue de Rivoli, accanto al Louvre; il Palais de Tokyo, spazio dedicato all’arte contemporanea, ubicato al numero 13 di Avenue du Président-Wilson nel XVI arrondissement di Parigi; e la Fondazione Louis Vuitton all’ 8 di Avenue du Mahatma Gandhi, leggermente fuori città, ma ne varrà la pena, fidatevi.
Appena avrete davanti questa struttura sarete appagati, un museo d’arte moderna e contemporanea inserito in un edificio unico disegnato da Frank Gehry.
Che altro aggiungere? Una perla urbana, autentica e sofisticata, piena di input visivi: Ça c’est Paris!
Noemi Vanda Bruni
Docente di Accademia del Lusso