Sappiamo tutti che la settimana della Moda è un evento fondamentale per questo settore, della durata di circa una settimana, che permette agli stilisti ed ai brand di presentare le ultime collezioni ed al pubblico di individuare quali siano le ultime tendenze.
Dopo il grande lockdown dovuto alla pandemia Covid-19, finalmente è ripartita anche la moda, e lo ha fatto già a partire dalla Milano Fashion Week di Settembre. Partiamo dall’orgoglio tutto Made in Italy che porta il nome di Dolce&Gabbana, che anche in questa particolare occasione hanno dato dimostrazione di originalità e talento.
La collezione D&G primavera/estate, come di consueto, è ispirata all’adorata Sicilia: un trionfo di colori vivaci e giochi di texture che rimandano a quel calore che solo le ceramiche, i pupi siciliani e i carretti tipici sanno emanare.
La Maison Etro, sotto la direzione artistica di Veronica Etro, ha trasportato il pubblico virtuale e non, in un agrumeto estivo e colorato dove le splendide indossatrici hanno mostrato le creazioni per la nuova stagione. Il tessuto jacquard, segno distintivo di Etro, ha avuto un ruolo da protagonista anche in questa Milano Fashion Week post lockdown. Un importante messaggio lanciato da Etro è stato quello del Body Positive: sono state scelte un paio di modelle curvy che con la loro fisicità hanno esaltato i modelli del brand.
La collezione primavera estate 2021 di Prada è stata trasmessa in streaming il 24 settembre alle 14:00 su tutte le piattaforme social media del brand e su Prada.com.
La sfilata è frutto di un dialogo, e la collezione Primavera/Estate 2021 è la prima di una miriade di proposte possibili risultate dall’interazione tra due collaboratori con punti di vista differenti: Miuccia Prada e Raf Simons. In un momento già di per sé ricco di sfide non deve essere stato facile produrre una collezione sperimentando il lavoro a due per la prima volta.
La prima idea che è venuta ad entrambi è l’uniforme. Borghese per Miuccia Prada, da sottocultura giovanile per Simons. Il video della sfilata, per ragioni di sicurezza, è stato girato in precedenza, senza che ciò togliesse nulla all’atmosfera: una sfilata a porte chiuse in cui finalmente gli abiti si potevano osservare meglio che in una sfilata tradizionale.
Erika Nutile
Studentessa del corso di Fashion Business Management di Accademia Del Lusso