“Un tipo di comportamento che è smaccatamente auto-indulgente, pigro, sciatto o avido, tipicamente in un modo che rifiuta le norme e/o le aspettative sociali”.
Così è riportato dall’Oxford English Dictionary per il quale il termine “Goblin Mode” ha sovrastato la concorrenza (“Metaverse” e #IStandWith”) nel sondaggio online lanciato dai lessicografi della Oxford University Press per decretare l’espressione dell’anno 2022 – ottenendo il 93% dei voti da parte degli utenti.
Esprimerebbe lo spirito dei tempi, quelli post pandemia, lontani dagli isolamenti di cui tanto ci lamentavamo ma che forse a molti hanno fatto scoprire lati della normalità sconosciuti quando bisognava essere costantemente in tiro – sempre sugli stessi social su cui tutto questo viene sbandierato.
Basta chiedersi: il letargo sul divano non l’ho mai fatto prima d’ora o semplicemente non era così trendy da mostrare agli altri?
Ci troviamo di fronte a cambiamenti di prospettiva riguardo il funzionamento del mondo piuttosto che a vere prese di posizione politica: che siano per la guerra (che da quasi un anno vede scontrarsi forze Russe e Ucraine), che siano per la parità salariale, l’aumento degli stipendi nel nostro Paese (dove ad aumentare è sempre e solo l’inflazione), la libertà d’aborto (che per quanto se ne dica e se ne voglia, non è possibile ovunque dato l’altissimo tasso di medici obiettori nelle strutture apposite), la crisi climatica, i diritti delle minoranze, dei lavoratori e delle donne in tutto il mondo.
Tante cose nel 2022 avrebbero dovuto far riflettere, hanno dato il la per reagire, e noi?
Guardate quanto siamo belli in pigiama a goderci il privilegio del dolce far niente (o del fingere di far qualcosa).
Non ci si chiede neanche se il gusto collettivo sia impattato e come.
Se le priorità restano quelle di apparire agli occhi degli altri, il gusto sarà solo quello cattivo nel vivere. Ci si dovrebbe chiedere se il Goblin risiede nell’abito o nel monaco.