L’anima ermafrodita di YSL sfila a Berlino. Tra veli e trasparenze Anthony Vaccarello ridisegna l’uomo per la spring-summer 2024.
La spring summer 2024 di YSL è un dejavu della moda donna, così Vaccarello iperfemminilizza l’uomo attraverso i codici estetici tipici della maison.
Casa YSL sceglie Berlino come location per la sua rivoluzione della moda uomo: in una location austera e tagliente sfila un uomo che va contro il macismo imperante.
Su ankle boots con tacco svettano i modelli di YSL che reinterpretano la moda uomo. Sotto blazer dal taglio sartoriale sfilano top in seta che esaltano la femminilità dei corpi maschili. I tessuti scivolati contrastano con la serietà dell’impeccabile gessato usato per giacche e pantaloni. In aggiunta dall’archivio tornano gli occhiali aviator e i lunghi trench che avvolgono l’uomo YSL nel mistero. È il nero il colore più frequente. In una quasi totale acromia, interrotta solo dalle stampe leopardate e a pois, si esaltano le forme dei capi. Nel guardaroba dell’uomo di Vaccarello non mancano lunghi strascichi che esaltano l’eleganza e la raffinatezza dei corpi androgini. Sfilano anche riferimenti al nude look del 1968: sulla passerella i corpi vengono avvolti da leggere ed impalpabili nuvole di tulle.

Proprio come nel Simposio di Platone la metà maschile si ricongiunge con quella femminile. Vaccarello è attore nell’opera di degenderizzazione della moda. Se Yves Saint Laurent negli anni 70 ha rubato dal guardaroba maschile per contaminare la moda donna, oggi Anthony Vaccarello fa l’esatto contrario.
“Ogni uomo uccide ciò che ama” è il titolo della collezione. A calcare la passerella molto più della sola sensualità. Da YSL sfila un uomo che non perde forza e virilità pur indossando abiti tipicamente femminili. Una parafrasi del mondo post-moderno, una società fluida dove le etichette generaliste perdono di senso in favore dell’individualismo e della personalizzazione.
Così l’anima ermafrodita di YSL segna l’inizio di un nuovo modo di intendere la moda maschile con la spring summer 2024.

Foto: Vogue runaway