Dal 10 al 15 luglio, nella capitale tedesca si è tenuta la Berlin Fashion Week. Berlino sta diventando una delle capitali europee che si sta facendo strada nel complesso meccanismo elitario della moda. E che punta a diventarne protagonista.
Un cambiamento nel sistema moda?
Oltre Parigi e Milano, che ormai sono realtà irraggiungibili, anche altre città europee stanno aprendo il loro orizzonte alla moda. Una di queste è Berlino, che si candida come nuova capitale protagonista nel sistema del fashion. La settimana tedesca della moda può realmente aspirare a prendere un posto di rilievo nelle Fashion Week?
Una Fashion Week, quella che si è tenuta a Berlino, che ha un messaggio chiaro: da una parte un’anima avanguardista che punta ad elevare i propri brand, dall’altra una spinta conservatrice, che rispecchia lo status della città tedesca. In scena, prende forma difatti la tendenza progressista per cui è nota Berlino. La Fashion Week riflette queste trasformazioni e si concentra su temi importanti come la sostenibilità, l’inclusione e l’innovazione.

L’inizio di una nuova era con la Berlin Fashion Week
Tutto ha avuto inizio la sera di lunedì 10 luglio, al Fireside Dinner al Telegraphenamt. Dove oltre 250 ospiti della moda, della politica e dell’industria creativa hanno celebrato l’apertura ufficiale della Berlin Fashion Week. Su invito di Franziska Giffey, senatrice berlinese per l’economia, l’energia e le imprese, e di Christiane Arp, presidente del Fashion Council Germania.
“È emozionante vedere come i concetti e le visioni eccezionali dei designer stiano ora trovando la loro realizzazione sulle passerelle della settimana della moda in tutta Berlino. Siamo particolarmente orgogliosi di promuovere ulteriormente il potenziale dell’industria creativa e anche di dare alle piccole etichette la possibilità di mettersi alla prova nel confronto internazionale”. Ha affermato Franziska Giffey, senatore per gli affari economici, l’energia e le operazioni. Sottolineando l’importanza che ha per Berlino e i suoi cittadini questa Fashion Week.

Alcune delle collezioni presentate alla Berlin Fashion Week
Una settimana enigmatica, con tanti punti di domanda e ancora poche risposte. Proprio le domande sono alla base della collezione Primavera/Estate 24, presentata alla Berlin Fashion Week, del brand ODEEH. Quanto devi essere forte per essere visto? Quanto devi essere silenzioso per essere invisibile? Otto Drögsler e Jörg Ehrlich, il duo di designer dietro ODEEH, ruotano intorno a queste domande ogni stagione. Anche per la collezione Primavera/Estate 2024, che hanno riproposto nell’ambito di Berlin Contemporary.


Se alcuni brand hanno dimostrato una maggiore inclinazione all’arte piuttosto che alla visione commerciale della moda, questo non è il caso di Litkovska, brand che coniuga perfettamente queste due tendenze. C’è forza e resilienza in ogni look, ogni fibra e ogni cucitura. Da quando è iniziata la guerra contro l’Ucraina, la moda di Lilia Litkovska è stata portavoce per attirare l’attenzione sulla situazione della sua patria. Oggi, come ieri, altrettanto commovente è stata la collezione Primavera/Estate 24.


“Berlin Fashion Week sta costantemente forgiando la sua distinta identità internazionale. Presentare la mia moda qui è una straordinaria opportunità per mostrare la cultura ucraina – che le mie collezioni riflettono”. Afferma così Kristina Bobkova, designer del marchio ucraino: PODYH. Nato dalla sinergia tra architettura e moda. La collezione Primavera/Estate 2024, chiamata “KHYZHA”, rappresenta il patrimonio architettonico e la vita quotidiana degli abitanti all’interno dei Carpazi ucraini.


A chiudere questa Berlin Fashion Week è l’eccesso di Namilia. Tra scritte che sfiorano la blasfemia, una svariata quantità di croci e abiti succinti. Questa la storia rivoluzionaria e esagerata portata in scena dai designer Nan Li e Emilia Pfohl. Ed è proprio con Namilia che si può misurare lo status quo della settimana tedesca della moda.
Berlino come città e metropoli della moda sicuramente stabilisce nuovi standard in un settore ancora fortemente influenzato dalla tradizione. La Berlin Fashion Week si è distinta così, tracciando un percorso non solo progressista ma anche rivoluzionario. Sarà forse arrivato il momento per Berlino di entrare a far parte della storia delle Fashion Week non più come una comparsa, ma come protagonista?

