Onitsuka Tiger si prepara alla stagione più fredda con la collezione co-ed AW23 presentata allo Spazio Maiocchi, durante la scorsa Fashion Week milanese dedicata alla donna. Il marchio made in Japan, guidato dall’attuale direttore creativo marchigiano Andrea Pompilio, ha presentato, per l’inverno ormai alle porte, una collezione ispirata all’antica tradizione del minimalismo nipponico e al decostruttivismo.
HERITAGE
Già negli anni Settanta “l’assenza” del guardaroba giapponese incontra la tradizione europea. Designer quali Rei Kawakubo, celebre per lo stile “post-hiroshima”, Kenzo Takada, che dà vita all’unione tra costume giapponese e street style occidentale, Kansai Yamamoto, creatore di capi dall’effetto scenico, ed Issey Miyake, maestro del plissé, sbarcano nel Vecchio Mondo con nuove tecniche di lavorazione dei tessuti. Danno il via alla moda del decostruttivismo, in cui l’abito perde le sue sovrastrutture e si decompone, per poi essere ricomposto e rinascere con altre forme e volumi nuovi. Questa tecnica dà maggiore importanza al processo di creazione, piuttosto che al prodotto finito, come avviene negli stessi anni con lo sviluppo dell’arte concettuale e con i dadaisti.
Un’eredità acquisita successivamente dai sei di Anversa (Dries Van Noten, Ann Demeulemeester, Marina Yee, ecc.) e che diventerà, inoltre, un tratto distintivo della nota maison italiana Giorgio Armani.
FORMALWEAR
L’abbigliamento a strati è il fulcro della sfilata. Un procedimento tipicamente usato nella vestizione del kimono, in cui indumenti leggeri vengono ricoperti da abiti più pesanti, e stretti in vita da una spessa cintura. Onitsuka Tiger è un brand che ricerca solitamente il massimo del comfort, creando capi chiaramente ispirati ad un’estetica sportiva, ma in quest’occasione volta pagina e si catapulta in un ambiente urbano, con outfit e look improntati al formalwear.



Completi total look beige e ardesia chiaro, cappotti in lana bouclé e giacche over con linee fluide si alternano a bomber neri e carta da zucchero, piumini maxi nati dalla collaborazione con Zanter, un marchio di abbigliamento tecnico da montagna. A completare, boxer intimi semi-nascosti da pantaloni baggy lunghi in nylon e feltro, e bermuda in chiffon trapuntato con ampie tasche.
Sfumature di arancione zucca accendono la passerella conferendo briosità e effervescenza, sia a a leggings, bomber e shorts, che ad abiti svolazzanti in alcune delle loro parti e aderenti all’altezza del punto vita.



Onitsuka Tiger presta particolare attenzione a qualità e dettagli, ottenuti attraverso la coesione di tecnologie moderne e lavorazioni artigianali, che permettono la realizzazione di prodotti e sistemi innovativi, rendendolo un’eccellenza del Paese del Sol Levante.