Thom Browne festeggia 20 anni con l’uscita del nuovo libro

Dopo l’esordio nell’ambito dell’Haut Couture dello scorso Luglio, i festeggiamenti per il ventesimo anno di attività di Thom Browne continuano con la presentazione della monografia che ripercorre le principali tappe del brand di lusso statunitense.

LA STORIA

Nato in Pennsylvania, laureato in economia, Thom Browne abbandona presto questa strada per dedicarsi ai suoi due veri hobby: la moda e lo sport. Controcorrente, progressista e anti-convenzionale, crea, già dall’alba della sua carriera, completi da uomo con giacca e pantaloni corti antitetici ai tradizionali, vestibilità super strette, shorts e gonne a pieghe da uomo; si caratterizza per uno stile bizzarro e creativo, mettendo al centro il tema delle divise.

Probabilmente legato al suo amore per lo sport, l’uso delle uniforme nelle sue collezioni sembra essere un’elemento persistente e perenne, tanto che nel 2018 l’FC Barcelona ha istituito una partnership con cui Browne diviene fornitore ufficiale delle divise fuori campo e realizza su misura il guardaroba per gli incontri formali della squadra.

Ma la tenuta sportiva non è l’unica uniforme a cui dà vita. La prima sfilata che consacra il suo successo, nel 2001, presenta pochi items, solo cinque, e racconta la moda maschile rappresentando uomini tutti uguali vestiti con divise da lavoro. Dieci anni dopo lancia una capsule riguardante la classica divisa da college con minigonne plissettate e cardigan in cachemire. L’uso declinato delle divise è uno degli ingredienti fondamentali del gusto dello stilista.

“Le divise rispecchiano la sicurezza nel mostrare la vera individualità e rafforzano il significato di rappresentare una squadra come un gruppo compatto. L’immagine dei giocatori in uniforme trasmette fiducia e individualità destinate a ispirare i giovani d’oggi” dichiara Thom Browne.

MONOGRAFIA

L’inedito volume pubblicato da Phaidon e curato da Andrew Bolton, Curatore Capo del Metropolitan Museum di New York, raccoglie oltre 200 look delle collezioni passate, scattati dal fotografo surrealista Johnny Dufort. Collezioni che raccontano luoghi abitati da animali fantastici, ispirate al mondo dell’infanzia – tema del Piccolo Principe nella FW 23 Ready-to-Wear -, al cinema di Charlie Chaplin, alla letteratura di Baudelaire. Tutto accompagnato da un tocco di ironia.