Il nuovo viaggio Ferragamo firmato Maximilian Davis per l’autunno inverno 2023-2024 parte dagli Uffizi. Il brand respira aria di novità e riscopre il passato per disegnare il futuro.
Passato, presente, futuro
Ripescare dal passato per progettare il futuro è un classico, d’altronde nella moda di nuovo c’è solo quello che ci siamo dimenticati, come diceva Rose Bertin e questo Davis lo sa bene. Tanto che immerge la sua fall winter in un periodo di cui nessuno si è ancora dimenticato e di cui nessuno si dovrà mai dimenticare: il rinascimento.
“In questo momento di nuovo inizio per il marchio, aveva senso rivendicare la culla del Rinascimento come nostra casa spirituale e sfruttare il profondo spirito artistico di questa città per mostrare la nuova collezione”

Così Maximilian Davis definisce la scelta del rinascimento come punto d’inizio per un nuovo Ferragamo che non rinnega affatto il passato. Cappotti in pelle, abiti in lame e rigorosi completi prendono vita di fronte alle opere dei grandi artisti di ieri. Shilouette in bilico tra la rigidità del contemporaneo e la delicatezza del passato: un mix perfetto che fonde la magia delle pennellate dei grandi artisti all’attualità. Un guardaroba contemporaneo e dirompente che, insospettabilmente, si sposa alla perfezione con i quadri scelti per la campagna. I modelli sembrano calati nei dipinti, grazie agli scatti, firmati Tyler Mitchell, gli abiti di Ferragamo diventano come indispensabili per la resa dell’opera. Nulla è fuori posto, nulla fa storcere il naso se non a qualche purista dell’arte che già sento gridare allo scandalo!

Da Bellini a Vasari, da Botticelli a Veronese: questi solo alcuni dei nomi scelti come sfondo della campagna. Quadri stupendi di un valore inestimabile, e non stiamo parlando solo di soldi, un’eredità culturale immensa che Maximilian Davis per Ferragamo trasforma in un vero e proprio sogno rinascimentale. I modelli sono bloccati in un limbo tra passato e presente, forse simbolo di futuro.

Il brand rivendica la sua appartenenza a Firenze, come il Rinascimento, a suo tempo, ha cambiato le sorti fiorentine, anche Ferragamo ha cominciato a Firenze a scrivere la sua storia della moda cambiandone da subito il destino.
Una finestra sul backstage
Come si scatta uno shoot fotografico? cosa c’è dietro gli scatti patinati pubblicati sui magazine? La risposta la da Ferragamo aprendo una finestra sul backstage della campagna. Accanto agli scatti con protagonisti i quadri rinascimentali prendono forma immagini che raccontano cosa c’è dietro una fotografia. La poesia si spezza per fare spazio alla realtà e così i quadri, che prima erano immaginari sognanti, diventano fondali sorretti da impalcature ed incorniciati da luci e staff.

Se per certi versi la poesia viene spezzata, d’altro canto, il racconto è quello di un altro tipo di immaginario, pur sempre sognante. L’affascinante mondo dietro gli shoot fotografici, la frenesia e l’euforia degli scatti che prendono vita in contrasto con la pacatezza del mondo rinascimentale. Il “Tutti vogliono essere noi” pronunciato da Miranda in “Il diavolo veste Prada” è rappresentato alla perfezione nella campagna di Maximilian Davis che trasforma il sogno rinascimentale nel sogno del fascinoso mondo della moda.

“Il Rinascimento è collegato a Firenze e Firenze è collegata a Ferragamo”
E così il direttore creativo condensa il senso di questa campagna mostrando a tutti come si possa rendere pop l’arte senza trasformare la protagonista di un quadro di Botticelli in un influencer. Doveroso è stato l’omaggio a chi c’è stato prima, ora ci aspettiamo solo che Davis per Ferragamo inizi a dare spazio anche ai nuovi talenti italiani, quelli del presente che hanno tanto da imparare dal passato, ma ai quali è necessario ed altrettanto doveroso dare un’opportunità.


foto: instagram @ferragamo