Miss Universo diventa curvy

da | LIFESTYLE

Miss Nepal è la prima modella plus size di Miss Universo. Il concorso mondiale che decreta la donna più bella del mondo e che, fino a poco fa, ignorava la presenza delle donne curvy.

Si chiama Jane Dipika Garrett ed è la candidata Miss Universo del Nepal; nonché la prima modella curvy della competizione. La splendida infermiera di 23 anni ha conquistato i giudici della sua nazione che non hanno esitato a proporla per il titolo di Miss Universo. Così la giovane diventa simbolo della rivalsa di una fetta di donne mai contemplata in questo tipo di competizioni.

Così la vediamo sfilare sulla passerella della 72esima edizione del concorso a El Salvador. Prima fasciata in una sensuale sirena in velluto, poi coperta, o scoperta, da un costume da bagno argento mentre, fiera, porta la fascia della sua nazione.

Il concorso che nel tempo ha perso tutto il suo hype, un po’ come tutti i concorsi di bellezza, sembra voglia modernizzarsi. Così, nel 2023, oltre a far sfilare, per la prima volta, una donna curvy apre le porte alla comunità LGBTQ+. Portogallo e Paesi Bassi portano, infatti, in sfilata due candidate transgender.

Ma nel 2023 ha ancora senso un concorso di bellezza?

Tutti i giorni ripetiamo quanto sia sbagliato giudicare una persona solo per il proprio aspetto fisico e allora perchè esistono ancora questo genere di competizioni? Queste gare nascono agli inizi del ‘900, precisamente nel 1921 quando ha luogo la prima edizione di Miss America. Dovremo però aspettare gli anni ’50 per fare in modo che i concorsi si affermino nell’immaginario comune.

L’idea alla base, oggi, non è quanto di più moderno possiamo immaginare. Nel tempo si è cercato di dimostrare, attraverso questi concorsi, quanto una donna bella possa essere anche intelligente. Spesso però il risultato è stato l’esatto contrario, una forzatura sullo stile del monologo in seconda serata a Sanremo. Come se le donne dovessero sempre dimostrare qualcosa perchè “non abbastanza”. Per non parlare del fatto che i discorsi sulla pace nel mondo risultino estremamente fuori luogo se fatti appena dopo una sfilata in costumi da bagno con lo scopo di valutare la gamba più lunga o il fondoschiena più sodo.

Il ritorno del pubblico è andato sempre scemando. Ne è un esempio Miss Italia. Competizione che negli anni ha sfornata donne che sono poi diventate attrici e presentatrici affermate della televisione italiana. Oggi però l’interesse per questa competizione è sempre meno. Non per nulla è passata dall’essere trasmessa in Rai a trovare spazio su qualche piattaforma streaming sconosciuta.

Insomma, forse, questi concorsi, per rimanere nella nostra pop culture, avrebbero bisogno di una nuova veste in grado di donargli modernità. Intanto i passi avanti, in tema di inclusività, di Miss Universo ci fanno bene sperare in un possibile cambiamento.